Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie dell’I.I.S. “L. Donati”

Un’iniziativa straordinariamente sentita e partecipata, quella che si è svolta il 21 marzo 2024 in occasione della "Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie nell’aula magna dell’I.I.S. “L. Donati”.

Il nostro Istituto ha fortemente voluto e organizzato questo evento per condividere il valore storico, sociale, istituzionale della lotta alla criminalità organizzata con gli studenti e con tutti coloro che hanno deciso di onorarci con la loro presenza. La mattinata, infatti, ha visto la partecipazione di ospiti importanti che hanno dialogato con le studentesse e gli studenti, raccontando quadri e spaccati di vita vissuta a livello personale e istituzionale. Si sono così succeduti gli interventi del sindaco Massimo Berloni, del prefetto Emanuela Saveria Greco, del questore Francesca Montereali, del direttore della casa di reclusione di Fossombrone Daniela Minelli e della comandante della polizia penitenziaria Marta Bianco. 

Ma i veri protagonisti, sono stati davvero gli studenti del Donati, che hanno introdotto ogni intervento con citazioni, riflessioni, domande stimolo alla relazione delle personalità intervenute. Nella seconda parte, la presentazione di siti internet creati dagli studenti dell’articolazione SIA, veri e propri monumenti virtuali dedicati alle vittime innocenti della criminalità organizzata e i quali, attraverso testimonianze, articoli, documenti e risorse informative, si impegnano a narrare la verità dietro gli atti di violenza perpetrati dalla mafia, a smascherare gli inganni e le menzogne che hanno oscurato la realtà per troppo tempo. Sono un'opportunità per tutti di educare, di comprendere le conseguenze devastanti della criminalità organizzata sulle vite delle persone e sul tessuto sociale delle comunità, un richiamo alla nostra umanità comune, alla solidarietà e alla giustizia. Ci invitano a riflettere sulle nostre responsabilità individuali e collettive nel contrastare il fenomeno della mafia, nell'affermare i valori della legalità, della moralità e della dignità umana.

Il sito si divide in cinque sezioni; quattro sono dedicate alle diverse tipologie di mafia e una è composta dalla mappa rappresentativa degli omicidi e delle stragi, nella quale ogni segnaposto racconta una storia di resistenza e resilienza, di comunità che lottano per liberarsi dall'oppressione ed è anche un potente strumento di commemorazione e denuncia. 

Toccante il momento durante il quale la Dirigente Scolastica, prof.ssa Alessandra Di Giuseppe, ha ricordato l’esperienza del giudice Rosario Angelo Livatino a partire dalla frase da lui pronunciata, in punto di morte, ai suoi sicari - “Picciò, che cosa vi ho fatto?”. Potevano essere parole d’odio verso coloro che gli stavano togliendo la vita e invece,  al termine di una vita straordinaria, vissuta in modo ordinario da una persona di così grande caratura, il giudice Livatino pronuncia parole che aprono al dialogo, alla riflessione e che rappresentano un appello estremo al ravvedimento dei suoi assassini, al superamento di ogni forma di violenza e che spingono a investigare le reali motivazioni che hanno condotto ad un’azione così cruenta, strappando via una vita così giovane.

A conclusione dell’iniziativa, gli studenti e i docenti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto, proff. Fabiana Scarano, Nicolò Ricci Pacifici, Andrea Ricciu, Giulia Lanciotti, Federica Virgilli e Silvia Bartolini, hanno voluto ringraziare la Dirigente Scolastica per la costante spinta a promuovere ogni giorno l’importanza del dialogo e della conoscenza, sottolineando il ruolo fondamentale della scuola nella lotta ad ogni forma di criminalità organizzata attraverso la lettura dell’intervento che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pronunciato nel 31° anniversario della strage di Capaci proprio ad una scuola e nel quale, citando il magistrato Antonio Caponnetto si ricorda che “i mafiosi temono di più la scuola che i giudici, perché l’istruzione taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”.

Questo il link al sito creato dai ragazzi: https://mafie-home.netlify.app/

21 marzo 2024
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